Conosco Christian, ho conosciuto Christian già giovane uomo di 34 anni, ricorderò sempre quel primo giorno in cui lo incontrai. Immediatamente, appena visto, mi venne in mente l’immagine di mio figlio, oggi sedicenne, come sarebbe stato tra dieci, quindici o venti anni. Allo stesso modo vedevo in Christian mio figlio come è adesso, cioè Christian come fosse ancora un adolescente, e capivo i suoi gesti e anche i non gesti, perché li conoscevo.

Christian è un uomo, bello, orgoglioso, coraggioso, di fine intuito e libera intelligenza, probabilmente più libera di quella di tanti di noi. E’ una mente, la sua, forgiata da anni di sofferenza, di silenzio, di impossibilità a mostrarla, quindi non sperimentata nel vicendevole scambio con l’altro, ma cresciuta come la pianta che rompe la roccia e poi finalmente esce, una forza della natura. Una forza della natura quello che ci dice attraverso la scrittura che lo ha liberato alla luce, luce per gli altri, per noi, spesso uomini di poca fede, non certo per lui che da sempre credeva, soprattutto in sé stesso e nella sua forza rivoluzionaria. La sua calma, la sua serenità di adesso, probabilmente dopo una fanciullezza e un’adolescenza che hanno messo in seria difficoltà lui stesso e la sua famiglia, sembrano essere il volto di una saggezza difficilmente riscontrabile in un giovane seppur già adulto. Christian ha sempre il cuore aperto, è sempre pronto a prendere il buono da tutto, sa che ogni possibilità per lui può essere la chiave per aprire l’ennesima porta verso il mondo, del quale conosce tutto ma vorrebbe finalmente riuscire a giocarne la partita. E allora l’azienda agricola, gli stivali da indossare, la pioggia da prendere e l’afa estiva, il fango o la terra riarsa, la fatica e le difficoltà, quanti sbagliando affermerebbero che non ne valga la pena, ma non certo lui, uomo della ricerca continua e dal coraggio indomabile. Questo che segue è il secondo libro che Christian ha scritto dopo il precedente L’Albatros, e come il primo e più del primo leggerlo equivale ad incamminarsi in un territorio tanto sorprendente quanto facile da comprendere se solo riuscissimo, nella frenetica vita che spesso inutilmente conduciamo, a vedere meglio quello che abbiamo sotto gli occhi, cioè la vera essenza della vita, quella che Christian con tranquillità ci insegna mentre tutti noi maturiamo la consapevolezza di non aver mai fatto abbastanza per aiutare gli uomini come lui.

Sunday the 13th. .
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